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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E
Enza
Inserito il - 10/02/2014 : 12:39:16
Cannabis terapeutica, raccolte 80.000 firme Appello di due malati: "Liberalizzatela" In pochi giorni raccolte migliaia di adesioni. Accanto alla petizione lanciata qualche giorno fa da una mamma malata di Sclerosi Multipla, quella di un medico con epatite C. "La marijuana ci aiuta a stare meglio" di VALERIA PINI
Cannabis terapeutica, raccolte 80.000 firme Appello di due malati: "Liberalizzatela"
IL TAM TAM della rete corre veloce. Nel giro di pochi giorni l'appello lanciato su internet da due malati per la liberalizzare la marijuana ha superato le 80.000 firme. Centinaia di adesioni che Maddalena e Fabrizio, autori di due diverse petizioni sul sito change.org, considerano una piccola vittoria. Una marcia virtuale mentre oggi nelle strade di Roma migliaia di persone hanno partecipato alla 'Marijuana march' per dire 'No' al proibizionismo. Mobilitazioni e appelli che non si fermano a poco più di due giorni dalla decisione della Consulta sulla legittimità costituzionale della legge Fini-Giovanardi. L'11 febbraio la Corte Costituzionale deciderà se abolire o meno la norma che ha innalzato le pene previste per la detenzione e lo spaccio delle droghe leggere.
La malata di sclerosi multipla. Chiede di poter comprare la cannabis in farmacia, senza restrizioni, Maddalena Mingali, 36 anni, mamma di due bambine e malata di sclerosi multipla da quando ne aveva 27. Non può prendere cortisone e da qualche tempo riesce ad affrontare il dolore masticando marijuana. Qualche giorno fa, intervistata da Repubblica, ha lanciato una petizione sul sito charnge org, e ha raccolto poco meno di 40.000 firme. "Sono molto contenta di questa mobilitazione. E' incredibile in poco più di una settimana moltissime persone hanno risposto al mio appello", dice.
Maddalena ha scoperto che la marijuana poteva aiutarla, quasi per caso, parlando con un'amica. Anche perché non ha mai fumato, neanche da ragazza. "Non riesco a fumare cannabis, mai fumato canne. Mi girava la testa - racconta Maddalena - . Allora l'ho mangiata, l'ho messa sotto la lingua, come un prodotto omeopatico e i risultati sono arrivati. Riesco a superare anche uno dei tanti disagi che affronto con la malattia Per un paio di settimane mi sono quasi sentita un essere normale. Anche perché in commercio esiste un farmaco a base di marijuana, ma il medico mi ha detto che non posso prenderlo".
Il chirurgo. E' convinto che la legge Fini-Giovanardi venga dichiarata illegittima anche Fabrizio Cinquini, chirurgo vascolare, cinquantenne, che da tempo si batte per la liberalizzazione della cannabis. Con il suo appello sul sito change.org ha raccolto quasi 45.000 firme. Ha iniziato a coltivare la marijuana per curarsi dall'epatite C. Si è ammalato 16 anni fa, mentre lavorava. E' successo mentre operava un paziente a bordo di un'ambulanza. Pochi anni dopo ha incominciato una battaglia che lo ha portato anche a una condanna, visto che si è autodenunciato perché coltiva cannabis. "In Italia con la legge Fini-Giovanardi abbiamo riempito le carceri e alimentato il traffico illegale. Depenalizzando la coltivazione domestica e il possesso di quantità medie", scrive nella sua petizione.
I farmaci. Oggi non esistono sufficienti ricerche scientifiche a sostegno dell'efficacia dell'uso terapeutico della marijuana. In Italia è ammesso l'uso di medicinali specifici a base di cannabis. Gli esperti tengono a ribadire che un conto è parlare di spinello libero e un conto di potenzialità terapeutiche dei cannabinoidi. Anche perché nei medicinali a base di marijuana non sono necessariamente contenute le sostanze con effetti psicotropi.
Usa e Uruguay. Nel 2013 Colorado e gli Stati di Washington hanno legalizzato con un referendum il consumo di marijuana, mentre in Uruguay è stata annunciata la creazione di un monopolio di Stato per ridurre la criminalità.