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Giuseppe58 |
Inserito il - 24/08/2006 : 08:54:39 2006-08-23 20:17 - Staminali: possibile prelevarle senza danneggiare l'embrione ROMA - Le prime linee di cellule staminali embrionali sono state ottenute utilizzando una tecnica che permette di prelevare le cellule senza distruggere l'embrione. Il risultato, accolto con entusiasmo nel mondo scientifico, e' stato annunciato sulla rivista Nature dal gruppo statunitense della Advanced Cell Technology (Act), la stessa azienda privata che nel novembre 2001 annuncio' di essere riuscita a clonare il primo embrione umano, il cui sviluppo venne bloccato in una fase molto precoce. Come allora, a guidare il gruppo di ricerca e' Robert Lanza. La tecnica, che Lanza ha messo a punto insieme a Irina Klimanskaya, Young Chung, Sandy Becker e Shi-Jiang Lu, ricorda molto da vicino il procedimento che, nei Paesi in cui e' consentita la diagnosi pre-impianto, permette di prelevare una sola cellula dall'embrione ottenuto in provetta prima che questo venga trasferito nell'utero. L'obiettivo e' analizzare il materiale genetico alla ricerca di eventuali anomalie. Come nella diagnosi pre-impianto, anche nell'esperimento di Lanza una sorta di microscopica cannula ha permesso di penetrare all'interno della barriera che avvolge l'embrione e di prelevare delicatamente una sola cellula alla volta, mantenendo l'embrione integro e in grado di proseguire nello sviluppo. E' una tecnica nota da tempo a genetisti ed embriologi, ma finora nessuno aveva mai provato a coltivare le cellule staminali cosi' prelevate e a farle moltiplicare in laboratorio. Il gruppo di Lanza ha cominciato a lavorare in questa direzione oltre un anno fa, prima con esperimenti su embrioni di topo e poi, visti i risultati positivi, su embrioni umani in sovrannumero prodotti da interventi di fecondazione assistita e ottenuti in seguito al consenso informato al loro utilizzo da parte della coppia. Sono stati utilizzati 16 embrioni umani, da ciascuno dei quali sono state prelevate 8 o 10 cellule. Su queste cellule immature sono stati condotti complessivamente dieci esperimenti, ottenendo due linee di cellule staminali embrionali stabili. La tecnica si e' dimostrata sicura per l'integrita' degli embrioni, scrivono ancora i ricercatori, perche' finora si e' osservato che ''ne' il tasso di sopravvivenza ne' il successivo sviluppo e le possibilita' di impianto differiscono fra embrioni umani intatti allo stadio di blastocisti e gli embrioni nei quali sono state prelevate cellule per la diagnosi genetica pre-impianto''. Tuttavia, raccomandano gli studiosi, ''finche' gli ultimi dubbi sulla sicurezza di questa tecnica non saranno risolti, non consigliamo che questa procedura venga applicata al di fuori della diagnosi genetica pre-impianto''. Nello stesso tempo, concludono, sono convinti che la strada aperta sia quella giusta e che ''le cellule staminali embrionali umane derivate dai blastomeri potrebbero avere grandi potenziali benefici per la ricerca medica, cosi' come per i bambini e i fratelli nati da embrioni trasferiti in seguito alla diagnosi genetica pre-impianto''.
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