Enza
Utente Master
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Inserito il - 25/02/2018 : 12:50:40
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E' morto stamattina all'ospedale di Orvieto Folco Quilici, l'ultimo dei grandi documentaristi italiani. Aveva 87 anni (ne avrebbe compiuti 88 il 9 aprile) e viveva in un casale nelle campagne di Ficulle, piccolo comune dell'alto orvietano. I funerali si terranno mercoledì prossimo a Roma. Ferrarese, figlio del giornalista Nello Quilici e della pittrice Emma Buzzacchi, dopo aver iniziato un'attività di tipo cineamatoriale si è specializzato in riprese sottomarine diventando molto popolare anche al di fuori dei confini nazionali. Alla moglie Anna e al figlio Brando è giunto, a nome del Paese, il cordoglio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Scompare una figura di intellettuale moderno che ha saputo dare alle immagini il senso profondo della narrazione del nostro pianeta - si legge nel messaggio del capo dello Stato - La duplice dimensione che ha saputo offrire nelle sue opere, con una asciutta e ricca documentazione di sapore antropologico e con quella legata, invece, alla vita degli animali, ci ha proposto letture dei territori, a partire da quello marino, di una originalità insuperata, aprendoci a mondi e civiltà sino ad allora solo fantasticate dal grande pubblico. Il contributo dato ha rappresentato un passo decisivo nella crescita di una educazione e di una cultura ambientalista".
Scrittore, naturalista e divulgatore, uno dei più influenti pensatori al mondo (come riconobbe Forbes nel 2006) in tema di ambiente e culture, Folco Quilici è ricordato per i suoi tanti film pluripremiati dedicati al rapporto tra uomo e mare. Nel 1971 uno dei suoi documentari della serie L'Italia vista dal cielo "Toscana" gli è valsa una candidatura agli Oscar. Con "Oceano" si era aggiudicato il Davide di Donatello.
Dal 1984 al 1989 ha curato la rubrica "Geo" di Rai3, poi è stato conduttore per il canale MarcoPolo di un diario di viaggi e avventure, collaborava con serie televisive. E lavorava con storici, antropologi, archeologi. Per i tredici film della serie "Mediterraneo" e gli otto di "L'Uomo Europeo" Quilici ha avuto a fianco lo storico Fernand Braudel e l'antropologo Levi Strauss. Ha viaggiato senza mai fermarsi per tutta la vita: dalle immersioni in Liguria alle Cinque Terre a Punta della Gatta riadattando una maschera antigas passando per le riprese di «Sesto Continente», il primo film al mondo in cui si offrivano documenti a colori sulla vita sotto la superficie del mare, fino ai tanti progetti realizzati.
"Tutta la vita ho viaggiato per dimenticare il mio inconscio - aveva detto in una intervista a Repubblica - Certo, non è la stessa cosa immergersi in una vasca da bagno e in un mare infestato dagli squali. Se l'ho fatto è stato esclusivamente per dare un'emozione a chi quelle cose le ha sempre sognate senza averle mai viste. Parlo degli anni Cinquanta e Sessanta. Oggi ci interessa meno il meraviglioso, l'inedito, l'irraggiungibile. Pretendiamo però di salvare il pianeta. Comodamente seduti in poltrona!" .
"Un pioniere in tutti i progetti che ha avviato, sempre anni avanti rispetto agli altri, un italiano innamorato del proprio paese e un ferrarese innamorato della propria terra in cui era l'erede della grande tradizione giornalistica del padre Nello". Così il ministro Dario Franceschini ricorda Folco Quilici. "Ci mancherà - sottolinea Franceschini - ma i suoi lavori resteranno per sempre come guida e insegnamento per le giovani generazioni". Il ministro Gian Luca Galletti ricorda le collaborazioni di Quilici con il dicastero dell'Ambiente "realizzando opere e raccolte fotografiche di immensa suggestione".
Commosso, lo piange il sindaco di Ficulle Gian Luigi Maravalle: "E' sempre stato molto partecipe alla vita della comunità, con la quale ha condiviso nel tempo, anche in incontri pubblici, il suo sapere e la sua ironia. Era una persona di grande cultura, fascino ed esperienza, rappresentava una ricchezza per tutti". Quando ha saputo della morte del documentarista, è stato tra i primi a recarsi all'ospedale, per portare le sue condoglianze e quelle dell'intera cittadinanza alla moglie. "Era una persona per bene, meravigliosa, molto ben voluta da tutto il paese" ha sottolineato il sindaco, che condivide con la famiglia Quilici un rapporto di amicizia. Il Wwf, con la presidente Donatella Bianchi, ricorda con affetto "un grande maestro, il più grande testimone e narratore del mare del nostro tempo, il faro che continuerà a illuminare il nostro racconto. Ci mancherà".
http://www.repubblica.it/cronaca/2018/02/24/news/addio_a_folco_quilici_l_ultimo_dei_grandi_documentaristi-189634193/
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