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Enza
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Inserito il - 12/03/2019 : 11:49:36
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https://www.galileonet.it/i-flavonoidi-del-cacao-sclerosi-multipla/?utm_campaign=Newsatme&utm_content=I%2Bflavonoidi%2Bdel%2Bcacao%2Bcontro%2Bla%2Bstanchezza%2Bnella%2Bsclerosi%2Bmultipla&utm_medium=news%40me&utm_source=mail%2Balert
I flavonoidi del cacao contro la stanchezza nella sclerosi multipla Francesca Italiano / 11 Marzo 2019 Il consumo quotidiano di cacao, ricco di flavonoidi, potrebbe essere un modo semplice e sicuro per alleviare i sintomi della fatica nelle persone malate di sclerosi multipla. Si attende ora la conferma della scoperta da studi più ampi
Una tazza di cacao al giorno può aiutare ad alleviare la stanchezza tipicamente associata alla malattia nelle persone affette da sclerosi multipla. Questo grazie ai flavonoidi del cacao, in grado di ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo. È quello che emerge da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Oxford Brookes University nel Regno Unito e pubblicato sul Journal of Neurology Neurosurgery & Psychiatry.
Sclerosi multipla e stanchezza La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa demielinizzante, cioè con lesioni a carico del sistema nervoso centrale. Nel mondo sono circa 3 milioni i malati di sclerosi multipla, di cui 600000 in Europa e oltre 118000 in Italia. La stanchezza può comparire già nelle prime fasi della malattia, spesso come primo segnale, e ne è il sintomo più frequente (presente in oltre il 90% dei malati). Le cause della stanchezza fisica e mentale sono complesse e sono legate a fattori neurali, infiammatori, metabolici e psicologici. Al momento nessuno degli approcci di cura disponibili offre un sollievo a lungo termine.
Il cacao contro la stanchezza Alcune recenti ricerche suggeriscono che il consumo di cioccolato fondente, contenente tra il 70 e l’85% di cacao, è associato ad una diminuzione della fatica percepita in persone che soffrono di sindrome da stanchezza cronica, grazie al suo elevato contenuto in antiossidanti e flavonoidi. Partendo da queste osservazioni, i ricercatori inglesi hanno provato a verificare se il cacao può aiutare anche ad alleviare la fatica associata alla sclerosi multipla.
Per farlo hanno reclutato 40 adulti, 10 maschi e 30 femmine, ai quali era stata da poco diagnosticata la forma recidivante-remittente di sclerosi multipla. A 19 dei 40 partecipanti è stato chiesto di bere ogni giorno per sei settimane una tazza di cacao in polvere ad alto contenuto di flavonoidi mescolato con latte di riso, mentre gli altri 21, usati come controllo, hanno bevuto una bevanda simile ma a basso contenuto di flavonoidi. Ai volontari è stato chiesto di non assumere farmaci né cibo o bevande nei 30 minuti successivi all’assunzione del cacao e di continuare a seguire la loro dieta abituale. I ricercatori hanno valutato la fatica e la tendenza all’affaticamento nei partecipanti all’inizio, dopo tre settimane e alla fine dello studio. La fatica percepita è ciò che si intende per “fatica” quando viene definita in base all’esperienza soggettiva. La tendenza all’affaticamento è definita in base a come si riduce la capacità di svolgere un compito specifico, di solito per diminuzione della resistenza.
Ai partecipanti è stato chiesto di fare una valutazione soggettiva del livello di fatica su una scala da 1 a 10 tre volte al giorno (alle 10, alle 15 e alle 20) e di monitorare la loro attività fisica con un contapassi. La tendenza all’affaticamento invece è stata valutata con il test del cammino in sei minuti, in cui il paziente è invitato a camminare alla massima velocità possibile per sei minuti su una superficie piana. Durante il test vengono rilevate la frequenza cardiaca e la saturazione emoglobinica, oltre al numero di metri percorsi.
Dopo sei settimane è stato osservato un miglioramento della fatica percepita nel 45% di coloro che avevano bevuto cacao ad alto contenuto di flavonoidi. Inoltre l’80% di questi avevano una minore tendenza all’affaticamento ed erano in grado di percorrere una distanza maggiore. I partecipanti che avevano consumato la bevanda ad alto contenuto di flavonoidi hanno anche riportato una riduzione soggettiva dei sintomi del dolore.
I flavonoidi del cacao Il “cibo degli dei” è ricco in flavonoidi, sostanze antiossidanti presenti nella frutta, nella verdura e nel vino rosso. I flavonoidi hanno di mostrato di possedere proprietà antiinfiammatorie e di scavenging dei radicali liberi, svolgendo una funzione di protezione contro lo stress ossidativo.
L’apporto di flavonoidi è stato collegato a benefici per la salute del cuore e dell’intestino, ad un maggior livello di energia e a una maggiore longevità.
Il cacao per la gestione della stanchezza nella sclerosi multipla “Il nostro studio- affermano i ricercatori- mostra che il ricorso ad un approccio dietetico può offrire benefici a lungo termine nella gestione della fatica e consente di ridurre la percezione della stanchezza e di migliorare la tendenza all’affaticamento nel camminare.”
Grazie alle loro proprietà antinfiammatorie, i flavonoidi del cacao possono essere utilizzati, accanto ad altri approcci, come l’esercizio fisico, la fisioterapia e il trattamento farmacologico, per la gestione della stanchezza, con un impatto positivo sulla qualità della vita dei malati.
In un editoriale collegato, Paolo Ragonese dell’Università di Palermo sottolinea che il trattamento e la gestione della fatica associata alla sclerosi multipla “rappresenta ancora una sfida…dal momento che i suoi meccanismi sono multifattoriali.” Inoltre ricorda ancora che le diete ricche in flavonoidi sono legate ad una vita più lunga e ad un minore rischio di malattie cardiovascolari, nonché a cambiamenti positivi nella quantità e nella diversità dei batteri intestinali (il microbioma). “Sebbene questo studio sia un trial esplorativo – conclude Ragonese- fornisce indicazioni sui possibili effetti positivi dell’assunzione di flavonoidi nella gestione della fatica nella sclerosi multipla”.
“A questo punto- concludono i ricercatori- è necessario effettuare una valutazione completa in uno studio più ampio, con un follow-up più lungo e una determinazione del rapporto costo-efficacia”.
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dany61
Utente Master
Regione: Emilia Romagna
Prov.: Modena
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Inserito il - 12/03/2019 : 14:16:24
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“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti” John Lennon
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zero16
Utente Master
Regione: Sicilia
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Città: Palermo
6342 Messaggi |
Inserito il - 27/03/2019 : 15:20:03
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Perfetto, ogni giorno una tazza di cacao. Ma perchè al plurale resta cacao? |
HO VISTO COSE CHE VOI ASTEMI NON POTETE NEANCHE IMMAGINARE... |
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celeste
Utente Master
Regione: Lombardia
Prov.: Varese
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Inserito il - 04/04/2019 : 13:32:16
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Bellissimo! Nessuno potrà dirci che fa male!!! Maura |
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vapo
Utente Attivo
Regione: Lombardia
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Città: cavaria
729 Messaggi |
Inserito il - 11/04/2019 : 20:13:26
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SPERO VALGA ANKE X UN GOLOSONE COME ME!!!!!!!! AHHAHHAH |
agi |
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Enza
Utente Master
Regione: Veneto
Prov.: Treviso
Città: c.franco vto
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Inserito il - 20/04/2019 : 20:00:18
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e inoltre...
https://www.repubblica.it/salute/alimentazione-e-fitness/2019/04/17/news/le_regole_d_oro_dell_uovo_di_pasqua_il_cioccolato_che_fa_bene-224253720/?ref=RHPPBT-VU-I224496251-C4-P16-S1.4-T1
E' UNO STRAPPO alla regola che piace a tutti. L'uovo di Pasqua è protagonista di questi giorni di festa, ma è bene non eccedere sia per non ingrassare che per evitare di sentirci male. Gli esperti ‘assolvono’ questo alimento perché è ricco di micronutrienti e se non si esagera fa bene. Va capito prima di tutto che non tutto il cioccolato è uguale. Quello raccomandato per i suoi effetti benefici è solo quello fondente con almeno il 70% di pasta di cacao che viene considerato un functional food, cioè naturalmente ricco di sostanze “attive” con proprietà benefiche e protettive per l’organismo umano.
"Il cioccolato fondente, soprattutto quello che contiene l’80-85% di cacao – spiega Pasquale Strazzullo, professore di Medicina interna presso l'Università Federico II di Napoli e presidente della Società di Nutrizione umana – è ricco di polifenoli che proteggono le cellule dallo stress ossidativo e aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari e la sindrome metabolica”. Quali nutrienti contiene Il cioccolato è ricco di micronutrienti tra cui magnesio, potassio, ferro, zinco, rame, fosforo e vitamine liposolubili. “Il magnesio – spiega Loreto Nemi, specialista in Scienze della Nutrizione Umana e docente all’Università Cattolica di Roma nonché autore insieme a Stefania Moramarco del libro “Cioccol’Amati” (Casa Editrice Scientifica Internazionale) – è un minerale che partecipa come coenzima a più di 300 reazioni biochimiche che riguardano la contrazione muscolare, il sistema immunitario, il tono dell’umore”. Il selenio e il rame sono antiossidanti particolarmente importanti per la funzionalità tiroidea; il ferro è necessario per la sintesi dell’emoglobina e del collagene; il potassio partecipa alla regolazione della pressione arteriosa, le vitamine liposolubili sono importanti per sostenere il sistema immunitario e proteggono le membrane cellulari dai processi ossidativi. “Inoltre - prosegue Nemi - il cioccolato è una preziosa fonte di pigmenti carotenoidi, la luteina e la zeaxantina che hanno un’azione protettiva a livello della retina formando i cosiddetti pigmenti maculari, un filtro che impedisce alle radiazioni nocive di raggiungere e danneggiare la retina”. La Rubrica – Fai una domanda al nutrizionista
I benefici per la salute Mangiare 20 grammi al giorno di cioccolato fondente assicura una protezione contro il rischio cardiovascolare derivato dall’aumento di peso e obesità. “Diversi studi affermano che un consumo regolare di cioccolato fondente ricco di polifenoli può ridurre le malattie cardiovascolari e il rischio di infarto e di ictus”, conferma Nemi. Inoltre, il cacao, con il suo contenuto di acido oleico nel burro di cacao, svolge un’azione benefica sulla salute del nostro sangue, abbassando i livelli di colesterolo cattivo LDL e dei trigliceridi, ossia di quei grassi che si depositano nelle arterie contribuendo a formare la placca aterosclerotica, aumentando il rischio cardiovascolare. “L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare -aggiunge Strazzullo - ha approvato un health claims (indicazione sulla salute) per il cacao, cioè ha espresso pareri positivi a sostegno di un’assunzione giornaliera di 200 mg di flavonoidi del cacao equivalenti a 2,5 g di cacao in polvere e 10 g di cioccolato fondente in grado di migliorare la salute vascolare e la funzionalità endoteliale (ndr: l'endotelio è il tessuto che riveste la superficie interna dei vasi sanguigni) ”.
LEGGI: “Dalla curcuma ai frutti rossi, 7 cibi che fanno bella la pelle” Aiuta a combattere la fame e a perdere peso Il cioccolato, soprattutto quello fondente per il suo sapore forte, ha anche un alto indice di sazietà che aiuta a controllare l’appetito, tenendo a freno le tentazioni. “Ogni volta che mangiamo un pezzo di cioccolato - spiega Nemi - nel nostro sangue scendono i livelli di grelina, un ormone che stimola l’appetito. Dopo il consumo di cioccolato fondente, le persone si sentono più sazie e meno affamate ed anche il desiderio di mangiare, sia dolce che salato, così come il desiderio di abbondanza di cibo al pasto successivo, sembrano essere ridotti”. Non solo: il fondente è utile anche per perdere peso. In una recente ricerca americana condotta su persone con età media di 57 anni si è osservato come coloro che consumano cioccolato 5 volte a settimana e fanno sport regolarmente (una media di 3,6 volte a settimana) hanno un indice di massa corporea più basso rispetto a chi mangia cioccolato raramente. “Attenzione, però – avverte Nemi – questo vale solo per il fondente almeno al 70% mentre il cioccolato al latte o quello bianco possono far registrare aumenti di peso e di grasso corporeo”. La regola delle 3Q – Quale cioccolato Ma allora il cioccolato fa bene alla salute e possiamo mangiarlo senza sensi di colpa? Non proprio perché bisogna attenersi a qualche regola. “Potremmo suggerire di seguire la regola delle 3Q, cioè quale cioccolato, quanto e quando consumarlo”, dice Nemi. Sul tipo di cioccolato tutti gli esperti concordano sul fatto che solo quello fondente almeno al 70% abbia degli effetti benefici: “I polifenoli - chiarisce Strazzullo - si trovano nei semi del cacao che poi subiscono delle trasformazioni industriali che li fanno diminuire per cui molte delle tavolette che troviamo in commercio non sono poi così benefiche soprattutto se si tratta di surrogati del cacao o di cioccolato bianco che non contiene nessuna traccia di pasta di cacao ma solo la parte grassa e molti zuccheri”. La regola delle 3Q – Quanto cioccolato Se lo scegliamo fondente quanto possiamo mangiarne? “Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) - risponde Strazzullo - 10 grammi di cioccolato fondente al giorno sono già sufficienti per avere un beneficio perchè contengono circa 200 mg di flavonoidi. Ma altri studi suggeriscono una dose maggiore, per esempio 30 grammi. In attesa di chiarire meglio, in base alle conoscenze attuali l’ideale è un consumo di 10-15 grammi al giorno mentre se il cioccolato viene consumato solo una-due volte a settimana si può arrivare a 30 grammi”. La regola delle 3Q – Quando mangiarlo Tolti i giorni delle feste pasquali quando sarà difficile attenersi a delle regole, qual è il momento migliore per mangiare il cioccolato? “Poichè contiene numerose sostanze eccitanti, come la tiramina, un amminoacido che aumenta la concentrazione di adrenalina, la teobromina e la caffeina - spiega Nemi - è meglio consumarlo di mattina e lontano dalle ore di riposo”. I consigli per i bambini Per i primi assaggi dei bambini è importante, ovviamente, che il cioccolato sia di ottima qualità, preferibilmente di tipo fondente e deve essere somministrato in piccole dosi. Da evitare cioccolatini ripieni di caramello, gianduia ed altre creme, in cui la presenza di grassi e zuccheri è di gran lunga superiore alle sostanze benefiche. “Il cioccolato fondente, purtroppo, non è amato da tutti i bambini per il suo sapore amarognolo, ma è quello che contiene la percentuale maggiore di flavonoidi ad azione antiossidante, quantità che scende drasticamente passando al cioccolato al latte o al cioccolato bianco. Per farli abituare gradualmente, i genitori possono preparare biscotti e dolci casalinghi con scagliette di cioccolato fondente” suggerisce la pediatra Lucilla Ricottini, membro del comitato scientifico del provider ECM 2506 Sanità in-Formazione. E per i bambini sovrappeso? Privare i bambini delle uova di Pasqua, anche se hanno qualche chiletto di troppo, è praticamente impossibile anche per i genitori più severi, e genererebbe sentimenti di delusione e isolamento rispetto ai coetanei. “Meglio preparare in casa delle piccole uova di cioccolato fondente, o anche dei cioccolatini dalle forme divertenti: basta sciogliere a bagnomaria le tavolette di cioccolata e poi versare il cioccolato negli appositi stampi, farlo raffreddare in frigorifero e impacchettare il tutto”, suggerisce la pediatra che aggiunge: “Se il tempo lo permette, i genitori possono organizzare anche una bella caccia alle uova: anche i bambini paffutelli saranno felici di fare una bella passeggiata per recuperare il tesoro nascosto, compensando il consumo di qualche golosità in più con una bella passeggiata”.
BUONA PASQUA |
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