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 Metodi di cura e terapie per la SM
 SM: arriva in Italia il primo farmaco x le forme p
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paris
Utente Master


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Inserito il - 03/10/2018 : 19:38:13  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di paris Invia a paris un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Trovato su Repubblica:

https://www.repubblica.it/dossier/salute/labrevolution/2018/10/03/news/sclerosi_multipla_arriva_in_italia_il_primo_farmaco_efficace_nelle_forme_piu_gravi-208049870/?ref=RHPPRB-BH-I0-C4-P2-S1.4-T1

3 ottobre 2018

Sclerosi multipla: arriva in Italia il primo farmaco efficace nelle forme più gravi
di LETIZIA GABAGLIO

Approvato ocrelizumab, una terapia che consentirà di trattare fin da subito le persone con malattia più aggressiva
E’ la seconda causa di disabilità nei giovani italiani, dopo gli incidenti stradali. Ogni tre ore si ha una nuova diagnosi, soprattutto persone fra i 20 e i 40 anni, donne in misura più che doppia rispetto agli uomini. Sono i numeri della sclerosi multipla (Sm), malattia neurologica che colpisce il sistema nervoso e può produrre disabilità anche grave. Per le forme più aggressive di questa patologia, per le quali finora in Italia non erano a disposizione farmaci efficaci, è ora disponibile ocrelizumab, la prima molecola approvata da Aifa sia per la sclerosi multipla recidivante (Smr) sia per la forma primariamente progressiva (Smpp). “E' una vera rivoluzione copernicana - commenta Giancarlo Comi, direttore del Dipartimento di Neurologia e dell’Istituto di Neurologia Sperimentale, Università “Vita-Salute San Raffaele” IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano - questo è un giorno che resterà nella storia della sclerosi multipla". Poi aggiunge: "Grazie a questo farmaco abbiamo acquisito due vantaggi: per la prima volta abbiamo uno strumento per affrontare precocemente la forma di malattia che è acuta fin da subito, che colpisce solo una piccola parte dei pazienti ma per la quale non avevamo nulla”. “Il secondo vantaggio è quello di avere a disposizione uno strumento che ha un ottimo profilo di efficacia e di sicurezza che può essere usato anche nella forma di malattia più diffusa”.

. COME FUNZIONA
Ocrelizumab attacca un tipo specifico di linfociti B, ovvero quelli che esprimono il recettore CD20. Colpisce cioè in maniera selettiva solo alcune cellule del sistema immunitario, che nelle persone con Sm è mal regolato e aggredisce la mielina, la sostanza che ricopre gli assoni, ponti di collegamento fra i neuroni. Un meccanismo unico, che differenzia questo farmaco dagli altri che abbiamo a disposizione, che lo rende efficace e sicuro. Ocrelizumab riduce in maniera significativa le recidive di malattia e ne rallenta la progressione, come ha dimostrato in studi che lo hanno messo a confronto con l’interferone. “Il profilo di sicurezza favorevole di ocrelizumab ne consente l’utilizzo fin dalle fasi precoci della malattia, soprattutto nelle forme recidivanti, di maggiore impatto e ancora prive di una soluzione terapeutica in grado di coniugare efficacia e sicurezza”, afferma Carlo Pozzilli, ordinario di Neurologia all’Università degli Studi di Roma “Sapienza" e direttore del centro sclerosi multipla dell'Ospedale Sant'Andrea di Roma. “Questo farmaco inoltre viene somministrato per infusione endovenosa ogni sei mesi e non prevede la conduzione di analisi di routine tra i dosaggi. Questi aspetti ne confermano la sua grande semplicità di impiego: è un passo avanti straordinario rispetto agli approcci orali quotidiani e alle infusioni a cadenza mensile attualmente disponibili”.

. DIRITTO PER TUTTI
Il farmaco è stato approvato dall’Aifa dopo 9 mesi dal placet dell’Agenzia europa per il farmaco: un tempo relativamente breve considerando la media dell'attesa a cui i pazienti italiani sono abituati.
Ma ora la parola passa alle Regioni che dovranno metterlo a disposizione dei clinici. “La sostenibilità di ocrelizumab è il frutto di un percorso condiviso da tutti gli attori coinvolti e di un forte commitment per rendere immediatamente utilizzabile da tutte le persone con sclerosi multipla una terapia che determina benefici concreti”, sottolinea Francesco Patti, associato di Neurologia all’Università di Catania, responsabile del Gruppo di Studio Sclerosi Multipla della Società Italiana di Neurologia (SIN). “Il prezzo negoziato dall’azienda consente un risparmio dal 13 al 17% rispetto agli altri farmaci più potenti”. Il diritto ad avere questo farmaco deve essere garantito sin da subito a tutti i pazienti, senza disparità tra le varie Regioni, non lo dicono solo i neurologi ma lo reclamano a gran voce anche i pazienti.
“Non possiamo accettare l’idea che siano i pazienti a rimetterci. Vigileremo perché tutte le Regioni inseriscano anche i farmaci più innovativi nei percorsi per le persone con Sm”, conclude Mario Alberto Battaglia, direttore generale di Aism.
“Ogni farmaco aggiunge speranza alle persone ma anche conoscenza della malattia. E sappiamo che sulle forme più gravi dobbiamo ancora investire molto in termini di ricerca e di sviluppo di soluzioni, come testimonia il lavoro dell’Alleanza per le forme progressive che mette insieme associazioni, ricercatori, aziende e istituzioni proprio con lo scopo di unire le forze per trovare nuove terapie”.

Amadeus
Utente Medio



Regione: Lombardia
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Inserito il - 03/10/2018 : 20:47:15  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Amadeus Invia a Amadeus un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La cosa che non mi è chiara, va bene per la forma RR, PP e per la forma SP????
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paris
Utente Master


Regione: Lazio
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Inserito il - 04/10/2018 : 06:13:14  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di paris Invia a paris un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mi spiace Amadeus, io non ti so rispondere, dice per le forme più gravi.
Il prossimo mese andremo in visita dal neurologo e chiederemo.
Però voglio aggiungere che questo è il periodo della vendita delle mele
e le notizie abbondano, però speriamo bene!!!!!
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paris
Utente Master


Regione: Lazio
Città: Roma


14350 Messaggi

Inserito il - 07/10/2018 : 07:38:49  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di paris Invia a paris un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


http://www.affaritaliani.it/sport/milan-news/sclerosi-multipla-arriva-in-italia-ocrelizumab-sclerosi-multipla-il-farmaco-564365.html


MILAN NEWS
Sabato, 6 ottobre 2018 - 10:50:00
Sclerosi multipla, arriva in Italia ocrelizumab.
SCLEROSI MULTIPLA, IL FARMACO

SCLEROSI MULTIPLA, IL FARMACO OCRELIZUMAB - Cura della sclerosi multipla: scoperto recettore chiave nella programmazione dei movimenti


Sclerosi multipla, ecco il farmaco ocrelizumab. La molecola agisce in modo selettivo, colpendo le cellule B.

Per gli scienziati si tratta di una rivoluzione copernicana: per la prima volta consente il trattamento delle forme primariamente progressive della Sclerosi multipla.

Sclerosi multipla, il farmaco ocrelizumab e la situazione in Italia

Sclerosi multipla (Sm) colpisce una persona ogni 3 ore in Italia, soprattutto giovani tra i 20 e 40 anni, con una frequenza due volte superiore nelle donne. Ci sono circa 118.000 pazienti affetti da sclerosi multipla, con 3.400 nuove diagnosi ogni anno. Per le forme più aggressive della malattia è arrivato anche in Italia ocrelizumab, molecola targata Roche e indicata sia per il trattamento della sclerosi multipla recidivante, sia per quello della forma primariamente progressiva.
“Questo farmaco rappresenta una vera rivoluzione copernicana – ha affermato Giancarlo Comi, direttore del dipartimento di Neurologia e dell’Istituto di Neurologia sperimentale (Inspe), Università “Vita-Salute San Raffaele” Irccs Ospedale San Raffaele, Milano – Grazie al suo profilo di efficacia e sicurezza, ocrelizumab viene a colmare importanti bisogni insoddisfatti nella gestione delle forme recidivanti della Sm e allo stesso tempo costituisce il primo e unico trattamento per le forme primariamente progressive”.

Disturbi del movimento, nuove prospettive di studio nel campo delle malattie neurologiche
Si aprono nuove prospettive di studio nel campo della sclerosi multipla e delle patologie che interessano i movimenti. Uno studio del Laboratorio di neurofarmacologia dell'Irccs di Pozzilli, condotto in collaborazione con il Cnr e le università di Tokyo e Sapienza di Roma, ha mostrato come nelle cellule di Purkinje, un tipo di neuroni presenti nel cervelletto, si verifichi un 'avvicendamento' tra due tipi di recettori entrambi appartenenti alla categoria dei recettori metabotropici per il glutammato.

Cura della sclerosi multipla: scoperto recettore chiave nella programmazione dei movimenti. Lo studio

I recettori sono molecole presenti sulla superficie delle cellule nervose, capaci di ricevere segnali chimici trasmessi dagli altri neuroni. Attraverso esperimenti su modelli animali, si è visto che nelle primissime fasi dopo la nascita le cellule del Purkinje presentano sulla loro membrana una predominanza del recettore di tipo 5 mGlu5. Successivamente il 5 declina, mentre viene espresso in modo massiccio il tipo 1. Proprio su questo 'cambio della guardia' tra i due recettori lo studio ha dimostrato che, durante le prime fasi di sviluppo, il recettore tipo 1 invia un messaggio alla cellula, provocando la soppressione del 5. Quindi le due molecole sono interdipendenti. Tanto è vero che, bloccando l'espressione del mGlu1, il tipo 5 può riapparire.

Sclerosi multipla: il meccanismo che regola la programmazione dei movimenti in un recettore

Il recettore mGlu1 è fondamentale nei meccanismi di base della programmazione dei movimenti, ed è coinvolto in diverse patologie. “Una sua diminuzione nelle cellule del Purkinje - spiega Serena Notartomaso, primo autore dell'articolo scientifico - viene ad esempio osservata nelle patologie genetiche del cervelletto, come le atassie spinocerebellari o SCA, ma anche nella sclerosi multipla".
Ricordiamoci che nelle patologie genetiche del cervelletto non esistono terapie. Chiarire gli aspetti dello sviluppo di un organo poco conosciuto come il cervelletto potrebbe quindi essere un passo molto importante per la ricerca nell’ambito delle patologie neurologiche.
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paris
Utente Master


Regione: Lazio
Città: Roma


14350 Messaggi

Inserito il - 07/10/2018 : 09:23:26  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di paris Invia a paris un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
https://www.pharmastar.it/news/neuro/sclerosi-multipla-arriva-in-italia-ocrelizumab-primo-trattamento-efficace-nelle-forme-recidivanti-e-in-quelle-primariamente-progressive-27817

Sclerosi multipla, arriva in Italia ocrelizumab, primo trattamento efficace nelle forme recidivanti e in quelle primariamente progressive
Venerdi 5 Ottobre 2018



È disponibile anche in Italia una nuova terapia per il trattamento della sclerosi multipla. Si tratta dell'anticorpo monoclonale ocrelizumab, primo e unico trattamento per le forme primariamente progressive, che fino a oggi non avevano trovato risposte terapeutiche. Il farmaco è indicato anche nelle forme recidivanti remittenti di malattia che poi sono quelle di gran lunga più frequenti.


È disponibile anche in Italia una nuova terapia per il trattamento della sclerosi multipla. Si tratta dell’anticorpo monoclonale ocrelizumab, primo e unico trattamento per le forme primariamente progressive, che fino a oggi non avevano trovato risposte terapeutiche. Il farmaco è indicato anche nelle forme recidivanti remittenti di malattia che poi sono quelle di gran lunga più frequenti.

La forma primariamente progressiva, la meno frequente e con un esordio subdolo, interessa il 15% dei casi di sclerosi multipla, malattia che colpisce i giovani tra i 20 e i 40 anni e in Italia interessa 110 mila persone, con una frequenza due volte superiore nelle donne.

A soli nove mesi dall’approvazione europea avvenuta nel gennaio scorso, il farmaco ha ricevuto l’approvazione di AIFA per la rimborsabilità in fascia H ed è erogabile solo in ambito ospedaliero.



Come funziona il farmaco
Ocrelizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato in grado di attaccare le cellule B CD20+, considerate tra le principali responsabili del danno alla mielina e all’assone, il prolungamento del corpo cellulare di una cellula nervosa.

La sua azione è selettiva: sulla base di studi preclinici, ocrelizumab si lega alle proteine della superficie cellulare CD20+, espresse su alcune cellule B, ma non sulle cellule staminali o sulle plasmacellule, consentendo così di preservare importanti funzioni del sistema immunitario.

«Si tratta di una vera rivoluzione copernicana» spiega Giancarlo Comi, Direttore del Dipartimento di Neurologia e dell’Istituto di Neurologia Sperimentale (INSPE), Università “Vita-Salute San Raffaele” IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano. «Ocrelizumab ha la peculiarità unica di attaccare un tipo specifico di linfociti B, ovvero quelli che esprimono il recettore CD20. È noto che queste cellule svolgono un ruolo chiave nell’aggressione che il sistema immunitario scatena contro le cellule nervose e la guaina mielinica che le ricopre, causa dei sintomi che si associano alla sclerosi multipla. I dati ottenuti nell’ambito degli studi registrativi hanno dimostrato l’elevata potenza del farmaco, la cui efficacia è risultata superiore a quella dell’interferone #946;-1a ad alte dosi, il trattamento più frequente per le forme di malattia in ricaduta e remissione, nel ridurre l’attività clinica e sub-clinica di malattia».

Caratteristiche innovative
Oltre ai dati di dimostrata efficacia, anche lo schema posologico costituisce una importante innovazione. Dopo la dose di attacco che prevede due infusioni a distanza di 15 giorni, il farmaco possiede il vantaggio di poter essere somministrato ogni sei mesi con una singola infusione endovenosa da 600 mg. La somministrazione semestrale influisce molto positivamente sulla psiche del paziente e sulla sua qualità di vita, permettendo di “non sentirsi malato”.

La diagnosi precoce è anche in questa patologia, cruciale. L’orientamento clinico attuale considera ottimale una terapia somministrata nelle fasi iniziali della malattia, anche quando non sono presenti sintomi. La presenza di anche minime lesioni midollari, rilevata attraverso la RMN, inoltre deve essere interpretata come un segnale di aggressività della malattia e richiede una terapia mirata.

Ocrelizumab può essere impiegato fin dalle fasi precoci della patologia. Da un’analisi condotta sul periodo di estensione in aperto degli studi, inoltre, è emerso che quattro anni di trattamento continuo con ocrelizumab hanno comportato nella SM recidivante una riduzione sostenuta dell’attività di malattia sottostante, osservata anche nei pazienti che sono stati trattati con ocrelizumab per due anni, a seguito di un precedente trattamento di due anni con interferone.

Gli studi clinici
Il farmaco è stato confrontato con l’interferone-1a, rispetto al quale ha mostrato di consentire una riduzione degli attacchi del 50% e della disabilità pari al 40%: il numero delle lesione attive, a 24 mesi, nei pazienti trattati è diminuito del 92 %.

Ocrelizumab è stato testato attraverso tre studi di fase III: OPERA I e OPERA II condotti in pazienti adulti con sclerosi multipla recidivante (SMR), e lo studio ORATORIO, che ha reclutato pazienti adulti affetti dalla forma primariamente progressiva (SMPP). Gli studi OPERA I e OPERA II, della durata di 2 anni, hanno dimostrato l’efficacia di ocrelizumab, rispetto a interferone #946;-1a, nel ridurre in maniera significativa il tasso annualizzato di recidive (ARR, annualised relapse rate) e il rischio di progressione di disabilità (CDP, confirmed disability progression).

Nello studio ORATORIO, della durata di 120 settimane, i pazienti trattati con ocrelizumab hanno mostrato una riduzione della progressione della disabilità confermata a 12 e 24 settimane (CDP) pari al 24% e al 25%, rispetto al gruppo placebo.

Lo stesso studio ha dimostrato, rispetto al placebo, una variazione media del 29% del tempo impiegato dai pazienti per percorrere una distanza di 25 piedi (test T25- FW, dato a 120 settimane). Le analisi dei nuovi dati di fase III dimostrano che nei pazienti affetti dalla forma primariamente progressiva il trattamento con ocrelizumab può ritardare di sette anni la necessità di impiego della sedia a rotelle, definita dal raggiungimento di un punteggio alla scala EDSS (Expanded Disability Status Scale) superiore o uguale a sette.

Entro il 2019 saranno avviati due nuovi studi globali di fase IIIb, mirati a migliorare la comprensione clinica della progressione della SM e preservare la funzionalità degli arti superiori nelle persone con SM progressiva.

Lo studio ORATORIO-HAND valuterà la sicurezza e l’efficacia a lungo termine di ocrelizumab nelle persone con SMPP più avanzata (punteggio EDSS compreso tra 3 e 8).

Un secondo studio, denominato CONSONANCE, misurerà l’efficacia a lungo termine di ocrelizumab nella SM progressiva (sclerosi multipla primariamente progressiva - SMPP, e sclerosi multipla secondariamente progressiva - SMSP) impiegando nuovi endpoint compositi di disabilità, tra cui l’assenza di evidenza di progressione e l’assenza di evidenza progressione o di attività di malattia, una serie di outcome considerati rilevanti per i pazienti e i parametri avanzati di risonanza magnetica.

La voce dei pazienti
Durante la presentazione alla stampa scientifica c’è stata anche la testimonianza di Alice, una paziente, 38 anni, che due anni fa ha ricevuto una diagnosi di sclerosi multipla, manifestatasi con disturbi della visione.
«Ho avuto la fortuna di poter essere trattata subito con questo farmaco, senza aver sperimentato altre terapie prima. Non ho sintomi e non mai avuto nessun effetto collaterale, né dopo la prima somministrazione né a seguito delle successive. Sto bene e ho potuto continuare tutte le mie attività lavorative e sportive, grazie anche alla somministrazione ogni sei mesi che mi fa quasi dimenticare della malattia».
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Amadeus
Utente Medio



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Inserito il - 08/10/2018 : 09:20:07  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Amadeus Invia a Amadeus un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
paris ha scritto:

https://www.pharmastar.it/news/neuro/sclerosi-multipla-arriva-in-italia-ocrelizumab-primo-trattamento-efficace-nelle-forme-recidivanti-e-in-quelle-primariamente-progressive-27817

[b]La voce dei pazienti
Durante la presentazione alla stampa scientifica c’è stata anche la testimonianza di Alice, una paziente, 38 anni, che due anni fa ha ricevuto una diagnosi di sclerosi multipla, manifestatasi con disturbi della visione.
«Ho avuto la fortuna di poter essere trattata subito con questo farmaco, senza aver sperimentato altre terapie prima. Non ho sintomi e non mai avuto nessun effetto collaterale, né dopo la prima somministrazione né a seguito delle successive. Sto bene e ho potuto continuare tutte le mie attività lavorative e sportive, grazie anche alla somministrazione ogni sei mesi che mi fa quasi dimenticare della malattia».


Queste voci dei pazienti sono assolutamente FUORVIANTI.....Malata da 2 anni Sto bene e ho potuto continuare tutte le mie attività lavorative e sportive, grazie anche alla somministrazione ogni sei mesi che mi fa quasi dimenticare della malattia»!!!

Ma cosa vuol dire? Io diagnosticato nel 92, per 10 anni ho lavorato, andavo a ballare e giocavo a calcio senza Ocrelizumab, certe testimonianze andrebbero fatte dopo un po' di anni per essere attendibili.
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paris
Utente Master


Regione: Lazio
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Inserito il - 08/10/2018 : 11:17:13  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di paris Invia a paris un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Si infatti, d'accordo con te, anche mio marito dopo le neurite è stato bene per due/tre anni e pensavamo avessero sbagliato la diagnosi.
Ci vorrebbero testimonianze di persone un pò piu avanti.


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giuly
Utente Senior



Regione: Lombardia
Prov.: Cremona
Città: CREMONA


1889 Messaggi

Inserito il - 14/10/2018 : 18:48:18  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di giuly  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di giuly  Invia a giuly un messaggio Yahoo! Invia a giuly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Amadeus ha scritto:

La cosa che non mi è chiara, va bene per la forma RR, PP e per la forma SP????

APPUNTOOOO

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pietro56
Utente Master



Regione: Emilia Romagna
Prov.: Parma


8844 Messaggi

Inserito il - 06/11/2018 : 14:56:01  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di pietro56 Invia a pietro56 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ma nessuno di noi lo stà usando?

pietro
www.magnoz.weebly.com
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paris
Utente Master


Regione: Lazio
Città: Roma


14350 Messaggi

Inserito il - 07/11/2018 : 19:55:20  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di paris Invia a paris un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ieri siamo stati dal neurologo e ci ha detto che a fronte di tanto risalto sulla stampa il farmaco non è per tutti.
Bisogna essere in sm progressiva da poco tempo, avere un edss tra 3 e 5 e camminare.
Però sentite il vostro neurologo e in bocca al lupo a chi potrà accedere.

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